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Strutture/infrastrutture

Durata: Luglio 2019 - Luglio 2023

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Ente del Sistema Regionale

Progetto di Ripristino di una fascia verde in Viale Fulvio Testi a Milano

FLA sta collaborando con l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (ERSAF) della Lombardia e la Città Metropolitana di Milano per uno studio, di carattere agronomico e ambientale, volto ad identificare le specie vegetali arboree e arbustive più idonee ad agire sia come barriere alla diffusione degli inquinanti atmosferici generati dai consistenti flussi di traffico lungo il viale Fulvio Testi di Milano, sia come “pozzi” di assorbimento e/o degradazione degli stessi inquinanti, oltre che a fungere da elemento dissuasivo al transito di pedoni al di fuori dei regolari passaggi pedonali previsti dalla viabilista dei comuni interessati, contribuendo in tal modo all’aumento dei livelli di sicurezza stradale  dell’intera area.

Sulla base della identificazione di tali specie, lo studio mira quindi alla valutazione dell’effetto di appropriate coperture vegetazionali sulla concentrazione di inquinanti atmosferici in un’area urbana caratterizzata da intenso traffico veicolare. Il progetto, infatti, prevede la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’area verde che separa le due carreggiate di viale Fulvio Testi, uno degli assi viari a più altro traffico veicolare della cintura periurbana milanese. In tal modo si intende valutare indirettamente il beneficio che coperture o barriere verdi possano arrecare in termini di protezione della salute della popolazione residente o comunque esposta agli inquinanti atmosferici urbani.

Il progetto prende in considerazione principalmente i tre inquinanti atmosferici che, oltre ad essere, in grado diverso, dannosi per la salute umana, superano le soglie di concentrazione previste dalla vigente normativa comunitaria: particolato fine (PM10 e PM2.5), ossidi di azoto e ozono.

Gli obiettivi finali del progetto consistono pertanto in:

  1. Messa in sicurezza del viale alberato ai fini della diminuzione dell’incidentalità stradale.
  2. Riqualificazione paesaggistica del viale, mediante la realizzazione di un impianto forestale esteticamente gradevole e ben inserito nel contesto urbanistico dell’area.
  3. Creazione di una serie di barriere vegetali atte ad arginare la diffusione degli inquinanti gassosi e a catturare il particolato atmosferico contribuendo anche alla degradazione dei suoi composti tossici.
  4. Valutazione a medio termine degli effetti degli impianti forestali sulle concentrazioni degli inquinanti atmosferici entro e all’intorno del viale.

 

L’ultimo obiettivo costituisce una necessaria base scientifica di carattere sperimentale propedeutica sia all’estensione di analoghe soluzioni di forestazione urbana ad altri contesti dell’area metropolitana milanese per la mitigazione del cambiamento climatico locale e il miglioramento della qualità dell’aria, sia per una valutazione semi-quantitativa del rischio sanitario della popolazione locale esposta ai principali inquinanti atmosferici

Mita Lapi

AGENDA 2030

11.1 Entro il 2030, garantire a tutti l'accesso ad un alloggio e a servizi di base adeguati, sicuri e convenienti e garantire l’ammodernamento dei quartieri poveri


13.1 Rafforzare la resilienza e la capacità di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali in tutti i paesi


STRATEGIA NAZIONALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE

PIANETA

I.5 Integrare il valore del capitale naturale (degli ecosistemi e della biodiversità) nei piani, nelle politiche e nei sistemi di contabilità

II.3 Minimizzare i carichi inquinanti nei suoli, nei corpi idrici e nelle falde acquifere, tenendo in considerazione i livelli di buono stato ecologico dei sistemi naturali

III.1 Prevenire i rischi naturali e antropici e rafforzare le capacità di resilienza di comunità e territori

TEAM DI PROGETTO E SVILUPPO

Interno:

Il personale del settore Sviluppo Sostenibile della Fondazione è impegnato prevalentemente nel coordinamento tecnico scientifico per la realizzazione dell’intervento. A questo progetto lavorano in media 3-4 persone del team della Fondazione, a cui si aggiungono le risorse impegnate per  la gestione amministrativa del progetto. Il personale di FLA contribuisce altresì al supporto tecnico-scientifico per una adeguata e diffusa comunicazione sui contenuti e risultati ottenuti dal progetto.

Esterno:

Grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Milano Bicocca, che è rappresentata nel CdA e nel Comitato Scientifico della Fondazione, vengono monitorate le concentrazioni di inquinanti atmosferici locali (NOx, O3, PM10, PM2.5), attraverso diverse tecniche di misura e di analisi chimico-fisiche. Con il supporto di esperti agronomi vengono selezionate le specie arboree e arbustive e studiati i relativi sesti d’impianto per rendere più efficace l’intercettazione e l’assorbimento di ozono atmosferico e particolato fine.

DESTINATARI

Lo studio, commissionato da ERSAF attraverso un accordo con la Città Metropolitana Milanese, intende restituire gli esiti dell’indagine in primis agli enti di governo del territorio locale (oltre a CMM, i Comuni di Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni e Milano) che hanno manifestato tale necessità di riqualificazione ambientale. I beneficiari diretti degli interventi di riqualificazione locale sono i residenti nell’area di Viale Fulvio Testi, i pendolari e coloro che transitano dal Viale per recarsi nei luoghi di lavoro, studio, etc.

Investimento
risorse interne

Investimento
risorse esterne

RISULTATI E MONITORAGGIO

Nell’ambito del progetto sono stati individuati due siti di studio, ovvero di campionamento posizionati all’interno dell’area verde che separa le due carreggiate dell’asse viario di viale Fulvio Testi. Il primo sito è destinato a monitorare una situazione in cui è assente una copertura vegetativa sia arborea (platani) sia arbustiva. Il secondo, entro un’area attualmente popolata da un doppio filare di platani originari, è destinata ad essere gradualmente ricoperta dagli impianti arbustivi ed arborei previsti dal progetto. 

 

Nel corso dei cinque anni di progetto, sono previste due campagne di monitoraggio all’anno: una estiva ed una invernale. Questa scelta si fonda sulla considerazione che i tre inquinanti presi in considerazione hanno differenti profili annui di concentrazione in funzione della climatologia stagionale.

Il particolato fine è influenzato negativamente dalla meteorologia prevalente nei mesi invernali per condizioni di maggiore stabilità atmosferica (assenza di venti e presenza di fenomeni di inversione termica). Inoltre, nei mesi invernali si sommano, alle emissioni da traffico, quelle dovute al riscaldamento degli edifici. Nei mesi estivi al contrario, oltre all’assenza delle fonti di riscaldamento, sono più accentuati fenomeni di dispersione fisica.

Gli ossidi di azoto sono composti allo stato gassoso che sono incrementati nella stagione invernale dalle fonti di emissione legate al riscaldamento degli edifici. L’ozono è inquinante quasi esclusivamente estivo e viene pertanto monitorato solo durante il mese di luglio.

PM10 e PM2.5 vengono monitorati impiegando sia campionatori gravimetrici a norma UNI EN 12341:2014 sia contatori ottici di particelle (OPC). I campioni prelevati sono sottoposti ad analisi di laboratorio per determinarne la composizione in termini di carbonio inorganico e organico, Idrocarburi Policiclici Aromatici, metalli pesanti ed elementi minerali. Gli ossidi di azoto e l’ozono vengono inoltre rilevati anche attraverso campionatori passivi (diffusivi) per valutare l’efficacia di questa tecnica (molto semplice, poco costosa e di facile esecuzione) in funzione di una sua eventuale applicabilità in aree verdi urbane adiacenti.

Gli indicatori scelti per lo studio sono: profili di concentrazione verticali e orizzontali degli inquinanti atmosferici selezionati, analisi chimiche del particolato fine, meteorologia locale, analisi qualità dei suoli, etc. Si segnala, inoltre, la possibilità di popolare l’indicatore “Esposizione della popolazione urbana all'inquinamento atmosferico da particolato <2.5μm e da particolato <10μm”, come indicato nella Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile.

Ciò che si prevede di ottenere saranno informazioni importanti sia sul grado di tossicità del particolato presente in quell’area che sulla frazione rimossa dalla vegetazione e dal suolo (tramite analisi chimiche in campioni di suolo in prossimità dei siti di campionamento degli inquinanti atmosferici).

COMUNICAZIONE

Nel corso del Word Forum on Urban Forest (Mantova, 29 novembre 2018), la Fondazione – in collaborazione con ERSAF - ha presentato le metodologie adottate dal progetto per la valutazione dell’effetto di appropriate coperture vegetazionali sulla concentrazione di inquinanti atmosferici al suolo in area urbane, illustrando il beneficio che coperture o barriere verdi possono arrecare in termini di protezione della salute della popolazione residente o comunque esposta ad elevate concentrazioni degli inquinanti atmosferici urbani.

I risultati preliminari delle prime campagne di monitoraggio sono state sottoposte alla valutazione scientifica del board dell’European Aerosol Conference – EAC 2020. La presentazione, da titolo “Evaluation of PMx concentrations and gaseous micro-pollutants in a hot spot traffic in Viale Fulvio Testi (Milan)”, è stata successivamente presentata nel corso della conferenza.